La pignoccata è un dolce fatto di gnocchetti fritti consistenti all’esterno ma dal cuore abbastanza friabile che vengono ammucchiati a mo’ di pigna e cosparsi di miele e zuccherini. Forse risalente alla dominaziona araba o addirittura all’epoca greco-romana, questo dolce di facile preparazione e piacevole croccantezza è originario del territorio modicano, ma è particolarmente popolare nella provincia di Palermo, con varianti di maggiore rilievo a Messina e nelle isole Eolie. Un tempo la pignoccata rientrava fra i tanti dolci che si preparavano esclusivamente a Carnevale, ma oggi chiude sempre più spesso anche i banchetti del periodo natalizio.
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero. Aggiungere l'olio di semi, la farina 00, il sale e la scorza di limone grattugiata e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Dopo qualche ora stendere l’impasto su di una spianatoia formando dei bastoncini dello spessore di 7-10 mm. Quindi tagliare i bastoncini in tocchetti lunghi tra i 10 e i 15 mm ciascuno.
Friggere poco per volta i tocchetti della pignoccata in abbondante olio caldo, rigirandoli di tanto in tanto fino a farli dorare, e riporli infine su carta assorbente in modo che perdano il grasso in eccesso.
Quindi sciogliere in un tegame il miele con un filo d'acqua, versarvi i tocchetti della pignoccata e amalgamarli bene con il miele sciolto. Terminata questa operazione, trasferire la pignoccata su un piatto da portata dandole la forma di una montagnetta e cospargerla con una manciata di cannella e zuccherini colorati.
Da tradizione, la pignoccata palermitana è un dolce abbastanza duro all'esterno, ma che diventa ancora più duro col passare del tempo. Chi preferisse ottenere una pignoccata molto più tenera e friabile e in grado di conservare questa consistenza per più tempo deve aggiungere l'olio di semi al composto solo nelle ultime fasi d'impasto.