I piparelli sono biscotti speziati simili ai quaresimali per forma e consistenza. Tipici di Messina, il loro nome deriverebbe dall’uso del pepe o dalle stufe a legna sbuffanti come pipe in cui anticamente venivano cotti a soli 50°C anche per due giorni consecutivi. Un tempo i piparelli venivano prodotti soltanto per le feste, ma oggi sono facilmente reperibili nelle pasticcerie e nei forni locali durante tutto l’anno.
Impastare su di una spianatoia la farina, setacciata, con lo zucchero, lo strutto tagliato a pezzetti, il miele, gli aromi, il cucchiaio di scorza d'arancia, il pepe e il bicarbonato, aggiungendo, appena l'impasto dovesse risultare troppo duro e secco, un po' d'acqua a filo fino a ottenere una pasta liscia e omogenea, e come ultimo ingrediente, le mandorle intere.
Con l'impasto ottenuto creare dei filoni allungati larghi 5 cm, disporli su una teglia rivestita con carta da forno e spennellarli con l'uovo sbattuto. Quindi cuocere i filoni di pasta in forno preriscaldato a 180° fino a doratura (20-30 minuti). A cottura completata, estrarre la teglia dal forno e lasciare che i filoni dei piparelli si raffreddino un po' prima di tagliarli in fette trasversali spesse circa 6-8 mm.
Dopo l'affettatura rimettere in teglia le fette adagiandole sulla parte tagliata e cuocere di nuovo in forno impostato a 150°, avendo cura di girare i piparelli a metà cottura in modo che si possano asciugare e dorare ulteriormente da entrambi i lati (10-15 minuti circa).
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