Gli infasciatelli, ‘nfasciateddi in dialetto siciliano, sono dolci al forno del periodo natalizio tipici di una piccola e antichissima cittadina nei pressi di Enna, Agira, meglio nota per le sue prelibate cassatelle al forno. Gli infasciatelli hanno delle similitudini con i nucatuli del ragusano, con i quali condividono la forma a S nonché buona parte degli ingredienti utilizzati per la tenace e nutriente farcitura a base di miele e mandorle. Tuttavia, quest’ultima viene avvolta a spirale in una sorta di pasta frolla siciliana sottile, che gli abitanti del posto chiamano pasta tennira (pasta tenera).
Impastare su di una spianatoia la farina, setacciata, con lo zucchero, lo strutto tagliato a pezzetti e le uova, aggiungendo, appena l’impasto dovesse risultare troppo duro e secco, un po’ di acqua fino a ottenere una pasta liscia e omogenea. Formare una palla con la pasta, avvolgerla in una pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno due ore.
In un tegame scaldare il miele a fiamma dolce, aggiungere le mandorle tritate finemente e la scorza di limone grattugiata e amalgamare. Quindi incorporare anche la farina di semola poca alla volta fino a ottenere una massa che si stacchi facilmente dalle pareti del tegame e che sia abbastanza densa da poter essere modellata fra le mani una volta che si sarà freddata.
Stendere l’impasto degli infasciatelli fino a che abbia uno spessore di 2 mm circa e ritagliare delle strisce lunghe 10 cm e larghe 2 cm.
Mettere lungo tutto l'asse centrale di ciascuna striscia di impasto il ripieno di miele, mandorle e farina, chiudere in modo semplice oppure avvolgere la pasta in modo da formare una S attorcigliata come in figura. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C fino a doratura (15-20 minuti).
Una volta cotti, cospargere gli infasciatelli con zucchero a velo mescolato con un po' di cannella.
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