A dispetto del nome, il gelato di campagna non è un gelato ma un dolciume immancabile nelle bancarelle che fiancheggiano le strade principali durante le feste popolari siciliane. Fatto di zucchero fuso e condito con pistacchi, mandorle e canditi, il gelato di campagna ha origini conventuali e intende ricordare con i suoi tre colori l’arrivo di Garibaldi a Palermo nel 1860 e la conseguente annessione della Sicilia all’Italia. Il gelato di campagna si trova in due forme: la forma squadrata si trova nelle bancarelle ambulanti, la forma a mezzaluna è tipica delle pasticcerie.
Versare in un tegame posto a fiamma moderata l’acqua e sciogliervi lo zucchero. A 70 °C aggiungere alla miscela le mandorle ridotte a granella e quelle intere e i pistacchi, mescolando in continuazione fino ad avere un composto ben denso.
Quindi togliere il composto dal fuoco, amalgamarvi la frutta candita tagliata a dadini e un cucchiaino di cannella e dividerlo in tre porzioni che andranno colorate di bianco, rosso e verde continuando a mescolare energicamente.
Una volta che le tre masse colorate saranno diventate abbastanza solide, pressarle in un unico stampo rettangolare e sistemare il tutto in frigorifero per almeno 12 ore.
Trascorso questo tempo, togliere il gelato di campagna dallo stampo e tagliarlo a fette come se fosse un tronchetto gelato.