I cannoli sono i dolci siciliani più noti nel mondo insieme alla cassata siciliana. A differenza di quest’ultima, sono dolci molto semplici sia per ingredienti sia per preparazione. I cannoli siciliani consistono, infatti, in umili cialde fritte di forma tubolare simile a quella delle cannelle delle antiche fontane (chiamate proprio cannoli in dialetto siciliano) ripiene di crema di ricotta e gocce di cioccolato. A guarnire il tutto vi è una spolverata di zucchero a velo e pochi altri ingredienti che variano in base alla zona di produzione nonché alla fantasia dei pasticceri.
La tradizione vuole che i cannoli siciliani siano stati inventati durante la dominazione araba in Sicilia dalle donne dell’harem del Castello di Pietrarossa di Caltanissetta, forse dopo avere fatto una sintesi tra un dolce arabo fatto di ricotta, mandorle e miele e un rotolo di epoca romana a base di farina e di un preparato molto dolce di natura lattacea.
Successivamente, con l’avvento dei normanni in Sicilia, la ricetta sarebbe penetrata nei monasteri grazie a una musulmana convertita che l’avrebbe tramandata alle consorelle, le quali – e qui lasciamo la leggenda per la storia – inclusero i cannoli nella lista dei tanti dolci fritti del periodo carnevalesco, mentre aristocratici e benestanti presero presto l’abitudine di offrirli agli ospiti anche nei banchetti delle grandi occasioni.
Oggi, come nel caso della sfarzosa cassata siciliana, i cannoli siciliani vengono ampiamente consumati in ogni occasione di festa e convivialità e occupano sempre un ruolo centrale in ogni banco e vetrina di pasticceria.
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Mettere la ricotta di pecora a sgocciolare in un colino e riporla in frigorifero finché non avrà perso il siero, quindi setacciarla, mescolarla per bene in una terrina insieme allo zucchero e alla vanillina e alla vanillina e aggiungere le gocce di cioccolato.
Impastare su di una spianatoia la farina, setacciata, con lo zucchero, il cacao, il sale, l'aceto e lo strutto tagliato a pezzetti, aggiungendo via via un po' di Marsala a filo fino a ottenere un impasto elastico, liscio e sodo. Formare una palla con la pasta, avvolgerla in una pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
Stendere l'impasto fino a ottenere una sfoglia sottile meno di 2 millimetri, quindi ritagliare dei dischetti del diametro di 9-10 cm oppure, ancor meglio, delle forme romboidali dai vertici arrotondati (potete creare lo stampo con del cartoncino). Avvolgere le forme di pasta attorno ai cilindretti di metallo, bagnando con dell'acqua i lembi della pasta prima di saldarli l'uno sull'altro.
Friggere le scorze dei cannoli nello strutto liquefatto a 170 °C finché non saranno diventate dorate e solide. Quindi riporre le scorze dei cannoli siciliani su carta assorbente e lasciarle raffreddare prima di sfilare i cilindretti di metallo.
Introdurre la crema di ricotta nelle scorze dei cannoli solo poco prima di consumarli, a meno che non si gradiscano dei cannoli siciliani dalla scorza un po' più ammorbidita dalla crema. Infine, cospargere con zucchero a velo e guarnire le estremità con le scorze d'arancia candita.
I cannoli siciliani si presentano sotto numerose variazioni sia per quanto riguarda la preparazione delle scorze e le sue dimensioni sia per quanto riguarda la farcitura e la decorazione. C'è chi preferisce aggiungere aceto e/o uova all'impasto e sostituire lo strutto con olio per la frittura e con burro per l'impasto. Il cacao può essere sostituito da caffè o cannella, ma tutti questi hanno quasi soltanto funzioni coloranti. La crema dei cannoli siciliani può anche essere preparata con la più delicata e dolce ricotta di mucca, con ricotta di mucca mista a crema di latte, con sola crema di latte o con crema pasticcera o di cioccolato. E se nella Sicilia orientale la decorazione dei cannoli siciliani consiste in granella di nocciole o pistacchi di Bronte, nel Palermitano si predilige guarnire le estremità dei cannoli con arance o ciliegie candite.
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